Camille Aubaude
è nata a Parigi il 13 ottobre del 1959. Laureata in Lettere, è una delle personalità di spicco della città di Amboise.
Dopo aver insegnato all'Université Paris III Sorbonne nouvelle, e presso università straniere (Egitto, Stati Uniti, Giordania), rappresenta la poesia francese in numerosi convegni e festival di poesia e riceve poeti nella Maison des Pages di Amboise, una strana casa medievale che ha restaurato e che ha dato il nome a una collana di poesia che accoglie poeti contemporanei. Alla Maison de la Poésie, al teatro Molière, a Parigi, anima dei «Dialogues de Poésie».
«Un immaginario femminile, segreto, fecondo, indimenticabile. L'unione dell'Oriente e dell'Occidente, dell'amore e della solitudine, della cultura e della libertà mi fa sentire il vostro canto immenso e senza freni», ha osservato Léopold Sédar Senghor. L'opera di Camille Aubaude privilegia una folla di lettori anonimi o celebri, e anche di fotografi, attori di teatro, cineasti e pittori. Difesa sin dal 1979 da Henri Michaux, poi Jorge Luis Borges, Julia Kristeva, Claude Vigée, Marguerite Duras, Henri Bauchau, quest'opera densissima contempla al suo interno rac-colte poetiche, traduzioni, saggi letterari importanti come Les Femmes de lettres, Le Mythe d’Isis de Gérard de Nerval, critiche letterarie, artistiche e cinematografiche, prose liriche e racconti sotto forma di «diario»: La Maison des Pages e Le Voyage en Orient.
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